Zotero esce di casa, e Mendeley lo aspetta al fondo della strada

Avevano detto che non l’avrebbero mai fatto, ma fra le ultime novità in casa Zotero c’è proprio la beta di una versione stand-alone! Finalmente Zotero potrà liberarsi dalla palla al piede che lo ha limitato dalle origini – quello di essere un semplice plugin di un altro software – e diventare un prodotto unico e competitivo. Parallelamente a questo c’è anche la possibilità di salvare le citazioni da browser diversi da Firefox, che secondo me resta una semplice tappa intermedia verso quello che è il vero grande punto di arrivo a cui mirare.

Personalmente aspettavo questa novità da tanti anni, ma i commenti che leggevo sui forum di Zotero non mi scaldavano troppo. Ora invece vedremo come si concretizzerà la competizione con Mendeley, che da parte sua sta tentando di assumere sempre di più il ruolo di database bibliografico online: celebrando la tanto attesa versione 1.0 (Mendeley è uscito dalla beta, qualcosa di incredibile!) non mancano di sottolineare l’estensione del loro catalogo online (100.000.000 di documenti!). Sinceramente questo ruolo di Mendeley come sfidante di Google Scholar o Scopus non mi ha mai convinto del tutto; il controllo bibliografico non è mai stato impeccabile, e personalmente non ho mai trovato molto chiare le politiche e gli obiettivi di Mendeley a riguardo. A tutto questo aggiungo un bell’articolo passatomi da Andrea Zanni, “Google Scholar citations, Researcher Profiles, and why we need an Open Bibliography” di Martin Fenner, che parla proprio dello scavalcarsi in modo non limpidissimo dei ruoli scientifici di questi ed altri strumenti.

A proposito, avete visto il nuovo servizio Citations di Google Scholar? Carino vero? Ne parla anche Marchitelli sul suo blog. Dateci un’occhiata, ma tenete a mente quanto scrive M. Fenner.

Zotero esce di casa, e Mendeley lo aspetta al fondo della strada